La scelta del font giusto è parte importante dell'aspetto grafico di un sito web. I caratteri tipografici, secondo gli standard web (classificazione W3C), si dividono in 5 famiglie:
- Serif (graziati):lettere con “grazie” (piccoli svolazzi) al termine delle linee.
- Sans-serif (bastoni): lettere senza grazie.
- Cursive (calligrafici): assomigliano alla grafia.
- Fantasy (decorativi): questa famiglia comprende i caratteri molto creativi, particolari, escluso quelli iconografici, che non rappresentano caratteri, ma solo icone o immagini.
- Monospaced (monospaziati): si chiamano così perché ogni carattere, indipendentemente dalla larghezza, occupa lo stesso spazio. Sono spesso usati in siti tecnici per indicare pezzi di codice.
Per la lettura sul Web, è meglio stare lontano da caratteri calligrafici o decorativi. La maggior parte di essi hanno una scarsa leggibilità che rallenta la lettura perché si è impegnati a cercare di decifrare le lettere. Quando si sceglie un tipo di carattere per il corpo del testo, di solito è meglio utilizzare un bastoni o un graziato. Sino a qualche anno fa, era consigliato usare solo poche font “web safe”: quelle che erano sempre presenti sul computer dell'utente, perché installate dal sistema operativo: Verdana, Arial, Times, Helvetica, Georgia.
Ma, con l'introduzione del comando @font-face, supportato ormai dalla maggior parte dei moderni browser, e la disponibilità d'uso gratuito della ricca collezione di Google Web Font (oltre 600 font), non ci sono più queste limitazioni.
Naturalmente, se si dispone della giusta licenza d'uso, è possibile utilizzare un carattere tipografico qualsiasi, per esempio quello scelto per l'immagine coordinata aziendale; l'importante è rendere disponibile sul server il font nei diversi formati utilizzati dai vari browser.
Attenzione, però! Utilizzare troppi font diversi è altamente sconsigliato per due motivi:
- Si rallenta il caricamento della pagina, perché i font non presenti sul computer dell'utente devono essere scaricati.
- Si crea troppa confusione e disordine grafico.
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